É l’intermodalità la leva che innesterà le nuove rotte ferroviarie nella rete Trans-Europea di trasporto verso Mediterraneo e Paesi del Nord, A fine estate sarà, infatti, attiva la prima “autostrada viaggiante non accompagnata” della dorsale Adriatica tra Brindisi e Forlì.

La peculiarità del progetto firmato Vtg, leader in Germania per la logistica ferroviaria privata e il noleggio di carri, e Lotras, vettore foggiano leader al sud e promotore del progetto, risiede nella tecnologia adottata: si tratta del primo treno che è in grado di trasportare semirimorchi abilitati dalla tecnologia di movimentazione e trasporto roadrailink, dal Mezzogiorno d’Italia al Nord Europa. Con la tecnologia R2L si connettono e si spostano i trasporti dalla strada alla ferrovia. Lo spostamento potrebbe interessare fino a 15mila camion l’anno per tratta, comportando effetti positivi sul traffico e sulle emissioni di CO2.
Ecco il sistema: un tir in arrivo da Lecce allo scalo di Brindisi in soli 2 minuti carica il suo semirimorchio su un treno-tasca tramite il telaio R2L; il semirimorchio viene quindi sollevato e adagiato sul carro ferroviario per essere trasportato agli scali di Foggia e Forlì. Ad attenderlo ci sarà un autista pronto ad agganciare il semirimorchio al suo trattore (la testa del tir), consentendo quindi di continuare il viaggio verso il Nord Europa.

Si tratta di un’operazione strategica che rafforza il ruolo della Puglia nel sistema logistico e ferroviario nazionale, avvicinando il Sud Italia al Nord Europa. Una risposta in controtendenza rispetto a quanto avviene nelle altre regioni e nel resto d’Europa dove la maggior parte delle merci viaggia ancora completamente su gomma, con una bassa percentuale di mezzi adatti al trasporto intermodale.