Sarà l’Autorità di sistema portuale della Sardegna a prendere in mano la questione della Zona economica speciale di Olbia, ostacolata dalla burocrazia, da amnesie politiche e conflitti tra enti. Il problema di Olbia è, da sempre, il costante rischio di essere oscurata dall’intraprendenza e dall’egemonia politica di Cagliari. A generare ulteriore confusione è stato il conflitto di competenze che ha opposto il Consorzio industriale e la stessa Autorità portuale regionale. Per le zone economiche speciali l’unico interlocutore previsto dalla legge è l’Autorità di sistema portuale della Sardegna.
Con l’ultima iniziativa legislativa del Governo, infatti, è stato sgomberato il campo da ogni dubbio. Sarà solo l’AdSp della Sardegna l’interlocutore con Regione e Governo. La chiave di un iter lungo e complesso vede il punto di svolta nella perimetrazione delle aree sulle quali applicare la Zes e allocare le imprese. Su queste si sono già concentrati parecchi appetiti, con la futura Zona economica speciale di Olbia che dall’area portuale si potrebbe estendere alla zona dell’aeroporto.